top of page

Boomers contro Generazione Zeta

  • Redazione
  • Mar 2
  • 3 min read

ree

La generazione dei miei genitori era, da come mi è stato raccontato, assai diversa da quella attuale. La tecnologia nella loro gioventù non aveva ancora preso il sopravvento e questo ha conferito loro uno stile di vita differente. Trascorrevano molto tempo all’aperto, spesso in zone in cui c’era solo campagna, che garantiva delle abitudini meno sedentarie. L’unico modo per relazionarsi, non potendo comunicare tramite social, messaggi istantanei o videochiamate, era quello di incontrarsi e stare insieme. Si viveva una vita meno frenetica. Bambini e ragazzi non avevano la stessa grande quantità di impegni pomeridiani a cui la generazione di oggi è sottoposta. Negli anni ’80 la scuola era molto meno stressante. Le lezioni terminavano prima, pochi e mirati compiti a casa, lunghe pause di ricreazione. Di conseguenza tanto tempo libero da impiegare fuori di casa e relazionarsi con gli altri.

La famiglia in Italia aveva un valore fondamentale e sacro. Si trascorreva più tempo con genitori e parenti, che costituivano il principale punto di riferimento dei ragazzi. L’educazione era quasi sempre rigida. Nessuno poteva mancare di rispetto ad una persona adulta, nemmeno a scuola. Erano più frequenti le punizioni corporali. L’autorità di un genitore poteva imporre al proprio figlio persino il suo futuro. 


Oggi, le nuove generazioni conducono una vita frenetica e piena di impegni: corsi di lingua, attività fisica, lezioni di musica, impegni extrascolastici, che spesso sono i genitori ad imporre. Una scuola molto pesante sin dalle elementari, generalmente tanti compiti a casa, alle volte aspettative assai alte da parte di genitori e insegnanti. Spesso la famiglia non costituisce più un’autorità tanto marcata e ha perso parte del suo valore, motivo per cui sempre più ragazzi trascorrono la maggior parte del tempo con i propri amici, vivendo una vita individuale e distaccata dal nucleo famigliare. D’altra parte, esiste molta preoccupazione nel lasciare i figli più piccoli uscire di casa da soli per via dei pericoli. Si tratta di giovani che, di conseguenza, oltre a subire alti livelli di stress, trascorrono molto tempo a casa. Adesso c’è la tecnologia, diventata il nuovo principale passatempo tra videogiochi e social media. Questa dà origine ad una generazione avanzata in campo digitale. I bambini che vi nascono possiedono capacità tecnologiche quasi innate. È molto più semplice per un bambino o un ragazzo usare un computer piuttosto che per un adulto o un anziano. La tecnologia, per i Boomers, è un qualcosa di nuovo, con cui non sono cresciuti, per questo molti di loro sono in difficoltà. La generazione Z riceve parecchie lamentele da parte dei più grandi. Indubbiamente otto ore di videogiochi al giorno e relazioni sociali sviluppate esclusivamente tramite il proprio cellulare non sono affatto sane per la salute mentale e fisica. Ma non tutti gli aspetti della nuova tecnologia sono negativi. Essa ci ha condotto all’enorme progresso in cui oggi viviamo rispetto a un tempo. Le distanze adesso sono come inesistenti. Con un cellulare si può entrare in contatto, in tempo zero, con notizie e persone in tutto il mondo. 


Durante la pandemia, senza connessione, saremmo stati isolati nelle nostre case. Nessuna possibilità di lavoro online, la scuola si sarebbe interrotta, così come i nostri contatti con le altre persone. Senza pensare a tutte le agevolazioni tecnologiche che, oggi, sono fondamentali per la nostra vita. Per quanto possa sembrare strano, secondo alcuni studi i videogiochi (se usati bene e senza eccessi) aiutano a sviluppare concentrazione, logica e riflessi. 


Non tutti i giovani fanno abuso della tecnologia, non tutti apprezzano e non tutti non sono in grado di intrattenere relazioni sociali “di persona”. D’altra parte, non è la nostra generazione ad aver inventato le innovazioni tecnologiche, noi non facciamo altro che vivere con esse e adattarci sin dalla nostra nascita. Che lo si voglia o no, la tecnologia è il futuro e la generazione Z è indubbiamente quella più avvantaggiata. Da persona che vi appartiene, posso dire di essere estremamente avvilita dalle negatività del nostro periodo. Alle volte penso che mi piacerebbe vivere “libera” come un tempo. Ma entrambe le generazioni, vecchie e attuali, hanno aspetti positivi e negativi. Ognuna di esse appare meravigliosa e “migliore” sotto alcuni aspetti, “peggiore” sotto altri. Per questo motivo ritengo che tutte le generazioni debbano convivere pacificamente e con rispetto, nonostante le diversità.


Maria Scimò, classe 11/III A (anno scolastico 2023/2024)

Comments


bottom of page