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Cyber Robotic Center

  • Redazione
  • Mar 12
  • 4 min read

La tecnologia al servizio della salute


Mina, Eren e Claudia, della Redazione di Dinledimi, il 16 gennaio, 2025 hanno visitato il Cyber Robotic Center di Istanbul. Questo laboratorio è una struttura all'avanguardia, specializzata nella riabilitazione robotica e focalizzata sull'assistenza a persone anziane e a coloro che necessitano di terapia per migliorare la mobilità e l'autonomia motoria. Situata a Tuzla, nel quartiere Evliya Çelebi, la clinica offre una vasta gamma di trattamenti personalizzati grazie all’uso di tecnologie robotiche avanzate. 


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Le invenzioni della tecnologia utilizzate per “aggiustare” il corpo umano sono, a dir poco, affascinanti. La ricerca sull'utilizzo dei macchinari per migliorare il funzionamento meccanico del corpo umano, è stata avviata nel 2004, in Giappone, come iniziativa dell’Università di Tsukuba. Il direttore di questo progetto, nonché ideatore, è il Prof. Dr. Yoshiyuki Sankai, in collaborazione con l’istituto di ricerca Riken. 


Perché questa clinica si trova a Istanbul? La scelta è importante! In questa città, infatti, c’è l’unico centro di ricovero al mondo che combina servizi termici e tecnologici avanzati. La visione dei professori dietro a questo progetto è quella di posizionare la Turchia come “global hub” per l’innovazione sanitaria, guidando veri e propri processi nelle tecnologie sanitarie e diventando un centro di attrazione per pazienti e professionisti provenienti da tutto il mondo. In questa clinica, a seguito di prove e svariati utilizzi di questi macchinari, l’85% dei casi sono stati risolti!

Grazie alla ricerca e alle innovazioni meccaniche degli ultimi decenni, è stato possibile creare il primo robot di tipo cyborg al mondo, capace di collegare gli impulsi del sistema nervoso al corpo dell’utente, tramite la struttura robotica; questo sistema si è rivelato molto utile per aiutare le persone che hanno subito una perdita di funzione motoria. (immagine prova macchinario)


Il sistema HAL (Hybrid Assistive Limb) rappresenta uno sviluppo pionieristico nella tecnologia assistiva, con la capacità di trattare, supportare, sviluppare e rinnovare le funzioni fisiche dell'utente in base alle sue esigenze specifiche. Questa capacità, unica, ha portato alla sua designazione come "Wearable Cyborg".

Il modello terapeutico di questo laboratorio fornisce soluzioni rapide ed efficaci nel trattamento di condizioni del corpo collegate a: ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, lesioni del midollo spinale e vari problemi ortopedici.

Alcuni dei macchinari sono controllati e giostrati da telecomandi portatili che, a loro volta, controllano l’applicazione di una corrente elettrica. La funzione di questa è quella di controllare i segnali nervosi dal cervello per condurlo all’arto interessato.


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In un momento storico in cui si vanno considerando in modo critico gli effetti deleteri di una tecnologia che occupa interamente le nostre vite - mi riferisco ai nostri amati e seduttivi smartphone - dobbiamo essere consapevoli tuttavia che la tecnologia non ha portato solo svantaggi e disfunzioni, ma ha fatto sì, come nel caso di questo laboratorio, che molte persone siano riuscite a tornare a muoversi e a praticare azioni quotidiane come prima. 


In questa clinica, in occasione della nostra visita, abbiamo incontrato persone che si occupano dei social, fisioterapisti e tecnici.

Başak Özer lavora in questa clinica da due anni ed è entrata grazie al dottor Mehmet. Quel che l’ha incuriosita molto è stata la tecnologia applicata per risolvere problemi motori gravi e, avendo studiato fisioterapia all’università Aydın di Istanbul, può lavorare nel suo settore, ma in un laboratorio all’avanguardia. Quando era all’università non le hanno insegnato l’esistenza di queste macchine, ma solo la fisioterapia tradizionale e dopo essersi laureata ha dovuto fare ricerche per conto proprio, perché le cose che aveva imparato all’università non bastavano.


Il personale che lavora qui, in particolare il dottor Görkem, è sempre in contatto con altre cliniche che utilizzano le stesse macchine. Si organizzano riunioni ogni mese, per scambiare informazioni sui pazienti e sui metodi usati per guarirli.


I fisioterapisti lavorano anche con gli atleti e non curano solo i problemi, ma ne cercano le radici, facendo analisi approfondite, al fine di prevenirli.

Anche la psicologia del paziente ha molta influenza sulla cura e sulla risoluzione e, quindi, cercano sempre di essere positivi nel loro lavoro e infondere sicurezza.


La cosa straordinaria di questa nuova tecnologia è la rapidità con cui si sono conseguiti risultati positivi. In trenta giorni si possono quasi curare i pazienti. 

Naturalmente questa tecnologia ha dei costi elevati e una produzione che richiede tempi lunghi. I robot sono prodotti in Giappone, nelle fabbriche dell’azienda, e arrivano già pronti all’uso.

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Tra le tecnologie presenti in questo laboratorio, che abbiamo potuto provare anche noi stessi, c’è un dispositivo che analizza l'angolazione, la pressione e la posizione delle gambe e della colonna vertebrale. La procedura è molto semplice, perché è la tecnologia a fare tutto il lavoro! Nella foto vedete Mina subito dopo aver terminato di camminare sul tapis roulant. Il dispositivo, che si trova di fronte, analizza l'angolatura e la pressione esercitata. Questa esperienza le ha consentito di scoprire che applica più pressione sulla gamba sinistra.



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Le tecnologie presenti al Cyber Robotic Center sono molte e, tra queste,

spiccano anche i dispositivi indossabili progettati per stimolare la mobilità e la forza muscolare. Questi strumenti consentono ai pazienti di eseguire esercizi riabilitativi in modo controllato e sicuro, facilitando il recupero delle funzioni motorie compromesse.

La Cyber Robotic Center di Istanbul rappresenta un punto di riferimento per la riabilitazione robotica, offrendo soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita di persone anziane e di coloro che necessitano di assistenza nella mobilità.


Grazie all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e a un approccio personalizzato, la clinica contribuisce significativamente al progresso della medicina riabilitativa.


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La visita della Redazione di Dinledimi è stata un’esperienza unica e vogliamo ringraziare sentitamente il nostro contatto interno, Gianfranco Sacchetti, che ha fatto da tramite per vedere e toccare con mano le straordinarie opportunità che la combinazione di scienza e tecnologia riservano.


Claudia Laharpe, classe 11/III A

Eren Alessio Marino, classe 11/III B

Mina Sedola, classe 11/III B

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